DIFFERENZA TRA TUNING E CHIPTUNING

La modifica di un veicolo può essere effettuata su molteplici aspetti che lo caratterizzano. Dall’estetica della carrozzeria con appendici aerodinamiche che richiamino un aspetto più sportivo ed appariscente, alla sostituzione o modifica di componenti meccaniche funzionali che possono variarne anche il comportamento dinamico su strada, fino alla più recente riprogrammazione della centralina elettronica, cuore del motore e cervello oramai di moltissime funzioni del mezzo.

Esiste però una importante e sostanziale differenza tra queste modifiche che vengono classificate sotto il nome di Tuning oppure Chiptuning. Proviamo a descriverne le differenze.

COS’É IL TUNING.

Con il termine tuning si indicano quelle operazioni di personalizzazione di un veicolo a 2, 3 o 4 ruote (tuning moto, tuning auto) attraverso modifiche estetiche o interventi mirati su componenti meccaniche .

Di solito, chi si avvicina per la prima volta al mondo del tuning tende a modificare la parte esterna del proprio veicolo con elementi più o meno vistosi, i quali la maggior parte delle volte non incidono sul comportamento dinamico della vettura. Tra le opzioni più gettonate c’è sicuramente quello di modificare la livrea esterna, ricorrendo all’uso di particolari vernici oppure alle ormai sempre più diffuse operazioni di wrapping che permettono di cambiare il colore dell’auto applicando una speciale pellicola rimovibile.

La carrozzeria può inoltre essere resa più sportiveggiante con l’adozione di prese d’aria supplementari posizionate sul cofano motore o sulle fiancate, oppure di appendici aerodinamiche, come splitter anteriore, minigonne laterali e spoiler o alettoni posteriori.

Dopo aver trasformato l’esterno del proprio veicolo, si può passare alla modifica dell’interno. Tra i primi componenti dell’abitacolo che di solito vengono sostituiti troviamo il volante (anche se oggi con la prsenza degli airbag questa è una operazione sempre meno frequente), il pomello del cambio e la pedaliera che possono essere sostituiti con accessori rivestiti in pelle o in alcantara (sterzo e cambio), mentre per i pedali di solito viene scelto il metallo. In questi casi oltre a migliorare l’estetica si ottimizza anche la presa sui componenti e la loro manovrabilità.

Vari tuners amano costruire artigianalmente i kit di personalizzazione per le loro auto. Attraverso particolari procedimenti di sagomatura della vetroresina è possibile realizzare infatti diversi alloggi per la strumentazione di serie oppure per installarvi strumenti originariamente non previsti, montati appositamente.

Molti di essi, infatti, realizzano particolari alloggi per strumentazione aggiuntiva, da fissare al montante della portiera, a sinistra del conducente, che possono comprendere indicatori della temperatura olio, voltometri e display di vario genere. Intervento alquanto “estremo” è la risagomatura e la riverniciatura di tutto il cruscotto, in modo da rendere la propria auto assolutamente unica. Spesso, aggiungendovi led, luci, monitor e strumentazione tecnologica.

Per quanto riguarda gli interventi che interessano la parte meccanica il più comune e perfettamente legale è quello della sostituzione dello scarico o dell’intera marmitta (ovviamente se omologate) con un modello di maggiori dimensioni o anche esteticamente più appariscenti.

Non è rara l’adozione di sistemi di sovralimentazione (come ad esempio il montaggio di sistemi al NOS, gas a base di protossido d’azoto che permette accelerazioni al di sopra delle prestazioni dell’auto e del tutto illegale in Italia) che permettono di aumentare le prestazioni della vettura. Meno radicali sono le modifiche alla trasmissione e alle varie parti del motore come carburazione, guarnizione della testata o al filtro dell’aria.

Pratica molto amata per fornire un look più “corsaiolo” è l’abbassamento dell’assetto, ottenuto attraverso la sostituzione delle sospensioni e degli ammortizzatori. Non mancano sostituzioni dell’impianto frenante e del cambio, al fine di rendere la vettura molto più performante.

Molti tuners, più che all’estetica della vettura, preferiscono badare alla qualità e alla potenza del proprio impianto audio. Nonostante sia un settore di nicchia rispetto al tuning estetico, anche il tuning audio conta schiere di appassionati. Innanzitutto, il tuner amante dei sistemi audio si doterà di un impianto Hi-Fi di alto livello. In commercio ne esistono di molteplici tipi .

Innanzitutto occorrerà prendere in considerazione le proprietà intrinseche del suono e le sue caratteristiche, quali velocità, frequenza, etc. Poi dovrà cercare un impianto che propaghi il suono in modo ottimale. Inoltre dovrà raccogliere informazioni sui materiali di cui sono costituite le varie parti dell’impianto. È bene sapere che ogni frequenza ha un altoparlante dedicato e un buon impianto deve poter scindere in modo ottimale le varie frequenze del suono, senza accavallarle. Oltre ad un impianto stereo però, la maggior parte dei tuner tende a lavorare anche sul baule posteriore, che diventa una vera e propria discoteca portatile.

Il baule infatti è l’unica parte dell’abitacolo abbastanza spaziosa da contenere casse acustiche di grande volume, le quali vengono poi sagomate con vetroresina, decorate con vernici e aerografie estremamente coreografiche. Alcuni bauli fanno bella mostra di sé nelle fiere e meeting di tuning dove non mancano di stupire occhi e orecchie. Luci stroboscopiche, neon, led e effetti luminosi rendono il tutto ancor più personale e unico. All’impianto audio è talvolta collegato un impianto video con sorgenti dvd e divx, in grado di riprodurre, ovviamente, anche Mp3 ed Mp4.

COS’É IL CHIPTUNING.

Con il termine chiptuning si indica la “modifica della centralina elettronica” di un motore termico o motore a combustione (di tipo meccanico). Oggi giorno sempre più funzionalità di un veicolo sono gestite dalla centralina elettronica (spesso abbreviata col termine ECU – Engine Control Unit) e la possibilità di intervenire su di un numero molto elevato di parametri e funzionalità ha spostato le competenze di un meccanico dalla manualità nel mettere le mani fisicamente dentro ad un motore alla tastiera di un computer.

Per fare il Chiptuning si utilizzano degli strumenti plug-in come ad esempio il KESSv2 Alientech (collegato alla porta OBDII) oppure l’utilizzo di un programmatore a banco come K-TAG Alientech, specializzato, che interverrà direttamente sui circuiti stampati della centralina stessa sulla quale si sta operando.

La modifica con riprogrammazione della centralina si basa su tre passaggi base: la lettura, la modifica e la scrittura. Il file originale con il codice di programmazione può essere modificato, intervenendo su valori specifici a seconda dell’esigenza: si può agire su molti parametri del motore dall’anticipo, ai limitatori, alla quantità di carburante iniettato fino all’esclusione del funzionamento di specifici componenti (FAP, EGR).

Le modifiche dei parametri vengono effettuate da tuner professionisti attraverso la generazione di file di mappatura che riprende l’originale, attraverso l’utilizzo di software per chiptuning come ECM Titanium, con il quale si possono modificare parametri base e avanzati per creare la mappatura perfetta per le esigenze del guidatore (più potenza ai bassi o alti regimi, minor consumo, etc…).

Ogni motore stradale non sfrutta a pieno le sue potenzialità, ne deriva quindi che opportuni aggiustamenti a parametri tipo la quantità di carburante iniettata ad ogni ciclo, la massa d’aria introdotta nel caso dei motori turbocompressi tendono a incrementarne il rendimento.

Queste modifiche del file che la ECU utilizza per il controllo del propulsore, creano una vera e propria “elaborazione” che prima dell’avvento dell’elettronica, a causa della necessità di un intervento meccanico diretto sul motore, comportava spesso costi elevati ed a spesso proibitivi. Oggi invece, l’avvento della tecnologia delle centraline permette ad ogni appassionato di poter beneficiare di maggior potenza o controllo sulla propria vettura per poter personalizzare l’esperienza di guida secondo le proprie preferenze.

Le procedure di Chiptuning e gli strumenti sono ormai alla portata di tutte le officine o appassionati che a seconda delle esigenze specifiche possono optare per le soluzioni Master, Slave, Powergate3+ consentendo al titolare di officina o al semplice appassionato di entrare in questo settore con tempi molto ridotti.

Sei interessato ad entrare nel mondo del Chiptuning? Contattaci per conoscere le soluzioni migliori per te!!! info@evo-tune.com

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