CRUSCOTTI DIGITALI ED HEAD UP DISPLAY

L’evoluzione tecnologica sta rivoluzionando a grande velocità il mondo dell’automotive. Nel corso dell’ultimo decennio, infatti, sempre più veicoli adottano dispositivi tecnologici strettamente derivati dagli smartphone e dai tablet di uso comune che consentono di gestire le numerose funzioni dell’auto tramite comandi touch o vocali.

L’automobile diventa sempre più intelligente, connessa e sicura anche a bordo. I componenti analogici come le lancette all’interno della plancia sono man mano rimpiazzate da grandi schermi abbinati ad assistenti vocali sempre più intelligenti in grado di interpretare i comandi dell’automobilista.

Ormai il centro della plancia di quasi tutte le vetture di nuova costruzione presenta monitor più o meno grandi mediante i quali si ha accesso al sistema di infotainment, su alcune determinate categorie di auto è presente al posto del classico cruscotto il Virtual cockpit.

Il Virtual Cockpit è un dispositivo elettronico che utilizza, nei Brand auto più conosciuti), componentistica prodotta dalla NVIDIA Corporation, un’azienda statunitense specializzata in processori e componenti per supporti multimediali, come ad esempio Xbox e Play Station

Lo schermo ha una grandezza di circa 12 pollici, il display ha una risoluzione pari a 1.140 x 540 pixel, utilizza un chip Tegra 30, in grado di assicurare l’estrema precisione nella visualizzazione del contagiri e contachilometri.

Con questo dispositivo il conducente ha la possibilità di visualizzare numerose tipologie di informazioni sul display digitale posizionato nell’alloggiamento standard del quadro della strumentazione. Oltre alla presenza di contachilometri e contagiri, il Virtual cockpit consente di poter essere utilizzato come navigatore satellitare, utilizzando anche le mappe tridimensionali, garantendo in questo modo una maggiore comodità di lettura ed una maggiore sicurezza alla guida non dovendo spostare lo sguardo verso il centro della plancia.

La possibilità di modificare le impostazioni del Virtual cockpit, ed adottare la schermata preferita oppure aumentare o diminuire le dimensioni dei quadranti per far spazio alla visualizzazione di altre informazioni, viene gestita direttamente dal conducente tramite i comandi posti sul volante multifunzione.

Uno dei grandi vantaggi della strumentazione digitale rispetto all’analogica è dato sicuramente dalla possibilità di effettuare aggiornamenti grafici e funzionali proprio come un normale computer da lavoro o gioco.

Su alcuni modelli si potranno scaricare aggiornamenti dal web tramite tecnologia OTA (over the air), così da avere sempre le funzioni di ultima generazione.

L’head-up display nacque negli anni ’40 sugli aerei da combattimento per consentire ai piloti di non distrarre lo sguardo dalla visuale di combattimento per tenere sotto controllo la strumentazione e successivamente divenne in uso a partire dagli anni ’70 anche per l’aviazione commerciale.

Negli ultimi anni questa tecnologia si sta diffondendo anche in campo automotive, fornendo informazioni anche all’automobilista direttamente proiettando un’immagine sulla superficie interna del parabrezza. Su alcuni modelli in alternativa, questa “piccola lente” proietta un’immagine su un vetrino apposito che esce dalla plancia.

Tutte le informazioni vengono proiettate da un proiettore posizionato dietro al cruscotto con un contrasto visivo e cromatico che varia in base alla luce esterna e all’ambiente circostante.

Un fascio di luce a raggi laser, proietta le informazioni producendo immagini olografiche sul vetro anteriore della vettura. Ciò consente al guidatore, di rimanere aggiornato su alcuni parametri e informazioni, senza dover distogliere lo sguardo dal parabrezza e dalla strada.

L’immagine in genere è creata da un sistema di specchi e proiettata a una distanza di due metri dal cofano motore.

In genere, l’head-up display trasmette dati relativi alla guida direttamente nel campo visivo del guidatore, che riesce così a percepirli più velocemente.

Grazie a una rappresentazione multicromatica, è più facile distinguere informazioni generali, come i limiti di velocità e le indicazioni di navigazione.

Generalmente, le informazioni base date dall’head-up display sono la velocità in km/h, le indicazioni di svolta, le distanze, il tempo stimato all’arrivo, il livello del carburante.

Uno dei più recenti display HUD utilizza circuiti di pilotaggio per diodi laser per fornire impulsi ai laser RGB (Red, Green Blu) che proiettano il video ad alta risoluzione sul parabrezza.

Questi head-up display a realtà aumentata tracciano una freccia trasparente direttamente sulla strada di fronte alla macchina, in modo che i segnali di svolta a colori e le direzioni di navigazione siano più facili da seguire. Essi permettono inoltre di evidenziare altri oggetti, come ad esempio pedoni o veicoli che potrebbero rappresentare un pericolo e richiamano quindi su di loro l’attenzione del guidatore.

Per ora i modelli che montano l’HUD nella dotazione di serie sono ancora pochi e di fascia alta.

Le Case automobilistiche procedono per gradi anche perché molti guidatori preferiscono controllare le informazioni dell’auto in modo tradizionale, sul cruscotto, anziché vedere numeri e segni all’altezza del parabrezza. Ci sono anche gli HUD after market che ricevono le informazioni di navigazione dallo smartphone e le proiettano su una pellicola trasparente sul parabrezza (oppure sulla lente riflettente collegata). L’head-up display conviene a chi ha una certa confidenza e passione per la tecnologia di bordo, purché sia ben consapevole che quella strumentazione da auto premium deve favorire comfort e sicurezza. Per contro vi sono guidatori che ritengono di essere distratti dall’head-up display.