CHIPTUNING E VALVOLA EGR

Da qualche anno a questa parte si sente parlare sempre più spesso e sempre, con opinioni prevalentemente negative, di un componente all’interno del motore dell’auto che crea svariati problemi sia nelle motorizzazioni diesel che a benzina, ovvero la Valvola EGR.

Anzitutto cerchiamo di capire di cosa si tratta e soprattutto la sua vera funzione, e,  se vi sono alternative per risolvere i problemi che inevitabilmente questo componente causa con il passare del tempo.

L’acronimo EGR indica letteralmente il riciclo dei gas di scarico (EXHAUST GAS RECIRCULATION) da qui il nome vero e proprio dato a questo dispositivo.

L’utilità di questo componente va ricercata nello sforzo dei costruttori di auto, di ottenere motori sempre più prestazionali e contemporaneamente meno inquinanti.

Il risultato della combustione, soprattutto nei motori diesel e’ rappresentato dagli ossidi di azoto e sue miscele (NOx), e sebbene l’azoto sia considerato un gas inerte a temperatura ambientale , nelle condizioni che si creano in camera di combustione vale a dire altissime temperature e forte pressione creano requisiti tali per generare una situazione opposta.

Questi gas sono la causa principale  dell’ inquinamento atmosferico,e la loro riduzione è imposta dalle varie normative anti-inquinamento; (Secondo la Comunità europea, i parametri devono rientrare nei livelli fissati dagli Standard europei sulle emissioni inquinanti).

Il ricircolo dei gas combusti, per opera della valvola EGR hanno la funzione di ridurre sensibilmente (5% -15%) la quantità, di miscela utile che partecipa alla combustione, e serve ad abbassare le temperature massime del ciclo, diminuendo, in tal modo, le emissioni di ossidi di azoto (NOx).

L’utilizzo di valvole EGR si è estesa anche ai motori a benzina, sebbene esse siano nate principalmente  per intervenire sulle alte emissioni di NOx dei motori Diesel.

Su alcuni motori, il gruppo EGR integra due valvole EGR comunemente dette di ALTA e BASSA.

A valle del condotto di aspirazione della valvola è connesso normalmente uno scambiatore di calore (chiamato “radiatore EGR”) che ha il compito di raffreddare i gas di scarico prima di inviarli nel condotto di mandata (quello che porta la miscela all’aspirazione).

Lo scambiatore EGR può essere realizzato in diverse forme, a seconda del modello di valvola, ed è raffreddato, nella maggior parte dei casi, a liquido mediante il circuito di raffreddamento del motore.

Non è raro che la valvola EGR sia soggetta a malfunzionamenti (per i depositi di particolato) a causa dello stretto contatto che ha con i gas di scarico.

Si riscontrano malfunzionamenti della valvola soprattutto nei piccoli motori Diesel, in cui l’utilizzo prevalentemente cittadino penalizza la funzione del dispositivo, soprattutto a motore non ancora in temperatura.

A seconda del tipo di motore, l’EGR è implementato in modo diverso e ha effetti diversi sul sistema di propulsione.

Su motori di vecchia concezione ai quali venne aggiunto il dispositivo EGR, questo causava un leggero calo di potenza e un sensibile aumento di consumi, con l’inevitabile emissione di fumo nero allo scarico  dovuto a un errato dosaggio di aria “pulita” e gasolio presenti nel ciclo di combustione.

A partire dalla seconda metà degli anni 90 sono stati invece introdotti sul mercato i primi motori integrati con questa valvola, per cui questo componente è divenuto fondamentale per il corretto equilibrio nel funzionamento del motore.

Nonostante questo, tuttavia, è frequente il caso di proprietari di veicoli, soprattutto Diesel, che, al verificarsi di eventuali inconvenienti tecnici che richiedono la sostituzione della valvola difettosa, scelgono di non sostituirla, optando per la sua disattivazione, o “esclusione” (con eventuale riconfigurazione e nuova mappatura dei parametri della centralina elettronica), al fine di risparmiare. Questo comporta un elevato aumento delle emissioni inquinanti del veicolo.

Se la valvola EGR si guasta in condizione “aperta” (per eccessiva sporcizia causata dai depositi di gas combusto o per difetto al motorino elettrico di comando-a volte danneggiato dal particolato stesso) i sintomi sono quelli dei difetti di alimentazione: andatura a scatti, buchi di potenza in accelerazione e strano rumore tipo “sfregamento”, motore a singhiozzo, difficoltà di accensione o tenuta al minimo, ecc.

Questo accade perché nei cilindri entra principalmente gas di scarico e meno aria fresca. Se invece si guasta in condizione “chiusa” in pratica è come se la valvola EGR non ci fosse, con effetti sull’inquinamento ma il guasto sarebbe comunque segnalato dai sensori che farebbero mettere in protezione il motore (intervento software della centralina). Ovviamente, in caso di revisione, l’auto non sarebbe conforme.

Le soluzioni adottate da varie officine e dai preparatori professionisti sono sostanzialmente di tre tipi.

  • La prima, ovvero la più semplice e meno onerosa, è rappresentata dalla pulizia fisica della valvola EGR con l’utilizzo di cari prodotti detergenti facilmente reperibili in commercio.
  • La seconda, più costosa è rappresentata dalla sostituzione della valvola stessa con una nuova o rigenerata, ovvero pulta e controllata elettronicamente da aziende specializzate.
  • La terza e’ quella più utilizzata ed è operata da preparatori e tuner, che escludono l’EGR fisicamente (ovvero chiudendo con un diaframma il passaggio all’interno della stessa) creando così una valvola completamente chiusa, e modificando le mappe di gestione della stessa all’interno del file gestione motore.

Questa opzione è una delle più gettonate e sicuramente la più funzionale, ma è opportuno ricordare che anche in questo caso come ad esempio l’eliminazione del DPF, risulta un intervento perseguibile a livello penale e soprattutto estremamente nocivo per l’ambiente e la salute umana.